Quando rifare l’impianto elettrico e come si certifica?

Tecnico impegnato nel test di un impianto elettrico rifatto.

 

Quando va rifatto l’impianto elettrico? Se abiti in una casa costruita qualche decennio fa, e temi che l’impianto sia obsoleto, magari te lo domandi. Nella guida forniremo una risposta dettagliata, con informazioni sulle soluzioni disponibili per il rifacimento e le certificazioni.

 

La gestione dell’impianto elettrico è da sempre una questione delicata. In palio, c’è la sicurezza di elettrodomestici, dispositivi e soprattutto persone. Dunque, è essenziale chiedersi quando procedere con il rifacimento, quando aggiornare in modo radicale l’impianto elettrico. Dunque, iniziamo proprio con un elenco degli scenari più comuni.

 

Quando rifare l’impianto elettrico?

 

Ecco, dunque, i casi più comuni in cui emerge la necessità di rifare l’impianto elettrico.

 

  • Impianto obsoleto: un impianto elettrico realizzato oltre 30 anni fa potrebbe non essere conforme alle normative attuali e rappresentare un rischio per la sicurezza. La presenza di fili deteriorati, prese prive di messa a terra o quadri elettrici datati sono segnali che indicano la necessità di un intervento di rifacimento per garantire la protezione delle persone e dei dispositivi.

 

  • Ristrutturazione o ampliamento: quando si effettuano lavori di ristrutturazione o si aggiungono nuovi ambienti alla casa, si profila l’occasione ideale per rifare l’impianto elettrico. L’intervento è invasivo e impone opere demolitorie, ma se queste vengono già realizzate per altri motivi, il disagio è minore.

 

  • Malfunzionamenti frequenti: cortocircuiti, surriscaldamento delle prese o interruzioni improvvise di corrente sono segnali evidenti di un impianto in cattive condizioni. Il rifacimento è dunque necessario per evitare pericoli, come incendi, e proteggere elettrodomestici e dispositivi elettronici.

 

Come potete vedere, il rifacimento non è un optional, bensì una evenienza che, prima o poi, emerge. Anche nella migliore delle ipotesi, infatti, andrebbe eseguito ogni trent’anni.

 

Rifacimento dell’impianto elettrico: quali vantaggi?

 

Il rifacimento dell’impianto elettrico impone una spesa considerevole. Tuttavia, gli sforzi economici sono compensati dai vantaggi che derivano dall’intervento.

 

  • Efficienza energetica: un impianto elettrico moderno consente un utilizzo più razionale dell’energia, grazie a tecnologie avanzate come i dispositivi a basso consumo, i sistemi di domotica e un migliore isolamento dei circuiti. Questo si traduce in una riduzione dei costi in bolletta e in un minore impatto ambientale.

 

  • Sicurezza: rifare l’impianto permette di eliminare eventuali componenti obsoleti o usurati che potrebbero causare cortocircuiti, incendi o scosse elettriche. Il rifacimento, poi, prevede l’installazione di salvavita, messa a terra e interruttori differenziali, il ché migliora significativamente la protezione delle persone e degli elettrodomestici.

 

  • Conformità alle normative: un impianto rinnovato è conforme alle leggi vigenti e alle certificazioni di sicurezza richieste, garantendo tranquillità in caso di controlli, compravendite immobiliari o interventi di manutenzione. Essere in regola consente anche di prevenire multe e problematiche legate a guasti o incidenti elettrici.

 

Per inciso, la conformità alle normative, e in generale la presenza di un impianto nuovo, aumenta il valore dell’immobile. Un dettaglio non di poco conto se si pensa di affittare o vendere.

 

Quali sono gli impianti elettrici più moderni?

 

Rifare l’impianto elettrico fornisce l’occasione per pensare a soluzioni diverse, magari avanzate dal punto di vista tecnologico. Eccone alcune.

 

  • Impianto elettrico wireless: soluzione innovativa e che elimina la necessità di cablaggi tradizionali per alcune funzioni. Come suggerisce il nome, usa la tecnologia wireless per gestire luci, prese e dispositivi domotici. Ideale per chi cerca flessibilità e un’estetica pulita, oltre a una facile integrazione con sistemi smart.

 

  • Impianto elettrico a vista: una scelta moderna e di design che consente di esporre i cablaggi in modo ordinato e sicuro, spesso utilizzando canaline decorative. Perfetto per ambienti industrial o ristrutturazioni in cui si vuole evitare opere murarie, unendo praticità ed estetica.

 

  • Domotica avanzata: ovvero, impianti che integrano sistemi di automazione. Essi consentono di controllare luci, riscaldamento, tapparelle e altri dispositivi tramite app o comandi vocali. Queste soluzioni migliorano l’efficienza energetica e offrono un maggiore comfort, adattandosi alle esigenze quotidiane.

 

Per inciso, l’impianto elettrico a vista è molto caratterizzato sul piano estetico. Dunque, la sua installazione va valutata anche alla luce dell’esistente, della personalità che contraddistingue l’abitazione.

 

Come si certifica l’impianto elettrico?

 

Dal punto di vista del committente, è tutto molto semplice. Sta infatti all’impresa che realizza l’intervento produrre la certificazione dell’impianto elettrico. Si tratta, per gli impianti rifatti ma non costruiti ex novo, della Di.Co, Dichiarazione di Conformità, disciplinata dal Decreto Ministeriale n.37 del 2008.

 

Questo documento attesta che l’impianto è stato realizzato a regola d’arte, rispettando le normative tecniche vigenti (CEI 64-8) e i requisiti di sicurezza.

 

La DiCo deve includere i dati del committente, una descrizione dell’impianto, lo schema tecnico, i materiali utilizzati e il certificato di prova. La certificazione è fondamentale per garantire la sicurezza, l’efficienza energetica e per eventuali compravendite o richieste di allacciamento alla rete elettrica nazionale.

 

Come risparmiare in sicurezza sull’impianto elettrico

 

Lo abbiamo già detto, rifare l’impianto elettrico costa. Ma c’è una buona notizia: anche in questo caso è possibile risparmiare. Come? Ovviamente, brandendo l’unico strumento in mano al consumatore: il preventivo.

 

Si tratta di ottenere preventivi ad hoc, confrontarli, individuare una soluzione dal buon rapporto qualità prezzo. I preventivi, nello specifico, devono provenire da ditte qualificate, essere dettagliati e omogenei tra di loro (solo in questo modo è possibile l’analisi comparata).

 

Preventivi di questo tipo non si trovano certo con la ricerca manuale, ovvero contattando le ditte una per una. Si trovano piuttosto nei tool di richiesta preventivi online, come quello di Ristrutturazione 3X2, che sono pensati esattamente per favorire il confronto.

 

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