Nuova installazione riscaldamento o riparazione? Come decidere

Riscaldamento a pavimento, impianto efficiente e "invisibile".
Un salotto che cela un impianto di riscaldamento a pavimento.

 

Quando è preferibile procedere con una nuova installazione del riscaldamento a pavimento, e quando è sufficiente effettuare una riparazione? Nell’articolo che segue risponderemo a queste e ad altre domande.

Il riscaldamento a pavimento è uno degli impianto più complessi in assoluto, se non altro perché opera sotto la superficie, tra il massetto e il rivestimento. Per questo motivo, al primo insorgere dei guasti, emerge il dilemma: nuova installazione o riparazione?

 

Come funziona il riscaldamento a pavimento?

 

Il riscaldamento a pavimento è un sistema radiante che distribuisce calore attraverso una rete di tubazioni o resistenze elettriche collocate sotto il pavimento. Consta di due versioni: ad acqua ed elettrica.

 

Nella versione ad acqua, che è poi la più diffusa, l’acqua calda scorre in circuiti annegati nel massetto e cede calore all’ambiente per irraggiamento.

 

In quella elettrica, invece, sono dei cavi o tappetini riscaldanti a generare direttamente il calore. Il funzionamento si basa sul principio della bassa temperatura: il fluido termovettore (o i cavi elettrici) opera a circa 30-40 °C, contro i 70-80 °C dei termosifoni tradizionali.

 

Questo consente una distribuzione uniforme del calore, una riduzione dei consumi e un miglior comfort abitativo.

 

Il calore sale dal basso verso l’alto in maniera graduale, senza creare correnti d’aria né seccare eccessivamente l’ambiente.

 

Il sistema è compatibile con vari tipi di pavimentazione, come gres, parquet, resina e PVC. Tuttavia, l’efficienza dipende molto dalla qualità dell’isolamento del solaio, dalla corretta progettazione e dalla manutenzione periodica.

 

I guasti più comuni del riscaldamento a pavimento

 

I guasti del riscaldamento a pavimento sono difficili da individuare e possono avere impatti importanti sul comfort domestico. Alcuni si manifestano con una riduzione graduale della temperatura, altri con blocchi totali del sistema. Di seguito, i problemi più frequenti.

 

Occlusione dei circuiti: la causa può essere la presenza di fanghi, calcare o impurità nell’acqua. Questo riduce il flusso e porta a un riscaldamento parziale o nullo di alcune aree della casa. L’intervento richiede la pulizia dei circuiti e, nei casi peggiori, la sostituzione dei tratti compromessi.

 

Perdita d’acqua nel circuito: anche piccole perdite possono compromettere il funzionamento dell’impianto. Le perdite sono difficili da individuare perché avvengono sotto il pavimento. Spesso servono termocamere, prove di tenuta o rilevatori elettronici. Nei casi gravi, è necessario intervenire con la rottura del massetto.

 

Guasti alla centralina o ai collettori: se la centralina elettronica non gestisce correttamente l’impianto, le zone riscaldate non vengono alimentate come dovrebbero. Anche i collettori possono ostruirsi o subire danni. In questo caso, la riparazione è meno invasiva, poiché le parti sono accessibili.

 

Problemi di aria nei circuiti: la presenza di bolle d’aria impedisce la circolazione dell’acqua. Il risultato è un riscaldamento disomogeneo. Questo guasto può essere risolto con uno sfiato dell’impianto, ma se è ricorrente può indicare problemi strutturali nei raccordi.

 

Isolamento inefficiente o cedimenti nel massetto: se il calore si disperde verso il basso o lateralmente, l’impianto perde efficienza. Questo tipo di problema è spesso legato a errori in fase di posa e può richiedere interventi strutturali importanti.

 

Comprendere la natura del guasto è essenziale per decidere se convenga riparare o sostituire l’impianto. A volte, infatti, un problema apparentemente piccolo nasconde danni diffusi.

Riscaldamento a pavimento: installazione o riparazione? Un confronto

 

Quando il riscaldamento a pavimento smette di funzionare correttamente, il dubbio tra installazione e riparazione si fa pressante.

 

La decisione dipende da fattori tecnici ed economici.. In alcuni casi, un guasto localizzato può essere risolto con facilità. In altri, la complessità e l’invasività degli interventi rendono preferibile la sostituzione dell’impianto.

Criterio
Riparazione
Nuova installazione
Costo
Più contenuto, se il danno è limitato
Più elevato, ma con impianto nuovo
Invasività
Limitata, se non si rompe il massetto
Elevata: prevede demolizione del pavimento
Durata e garanzia
Breve-medio termine, garanzia parziale
Lungo termine, garanzia completa
Quando preferirla
Guasti localizzati, impianto recente
Danni estesi, impianto obsoleto

 

Di base, se l’impianto ha più di 20 anni o presenta guasti multipli, è quasi sempre più conveniente rifarlo da zero. Al contrario, per problemi isolati e impianti recenti, la riparazione è la scelta più logica e sostenibile.

Come si installa il riscaldamento a pavimento

 

L’installazione di un impianto a pavimento richiede competenze specifiche e una progettazione attenta. Il procedimento è articolato e deve rispettare le normative vigenti per garantire sicurezza, efficienza e durabilità.

 

Preparazione del sottofondo: il pavimento viene spianato e pulito. Se necessario, si applica uno strato di isolamento termico per evitare dispersioni verso il basso. In alcuni casi si realizza una barriera al vapore.

 

Posa del sistema radiante: si installano i pannelli isolanti preformati, su cui vengono fissati i tubi (nei sistemi ad acqua) o i cavi riscaldanti (nei sistemi elettrici). La posa segue un disegno a serpentina o a chiocciola per assicurare una distribuzione uniforme del calore.

 

Collegamento all’impianto: i tubi vengono collegati ai collettori e al generatore di calore (caldaia, pompa di calore, ecc.). Si verifica la tenuta dell’impianto con prove di pressione. Nei sistemi elettronici, si installa anche la centralina di controllo.

 

Realizzazione del massetto: sopra i tubi o i cavi si getta un massetto autolivellante, spesso additivato per resistere alle dilatazioni termiche. Il massetto deve asciugare per diversi giorni prima di procedere alla posa del pavimento.

 

Finitura e collaudo: una volta posato il rivestimento (piastrelle, parquet, ecc.), si effettua il collaudo finale. L’impianto viene acceso gradualmente per verificare la corretta distribuzione del calore e l’assenza di anomalie.

 

Un’installazione a regola d’arte garantisce un comfort elevato e un’efficienza energetica superiore, con bassi consumi nel lungo periodo. Soprattutto, riduce il rischio di guasti nel medio periodo.

 

Come risparmiare?

 

Qualche che sia la vostra scelta, ovvero installazione o riparazione, l’intervento impone un certo sforzo economico. Ragione per cui, emerge la necessità di risparmiare. Lo si può fare senza compromettere la qualità dell’intervento?

 

Certamente sì, basta raccogliere più preventivi e confrontarlo. Ciò permette di farsi un’idea dei prezzi e individuare una soluzione che sia allo stesso tempo di qualità e conveniente.

 

Ovviamente, bisogna trovare preventivi di un certo tipo, ovvero completi e omogenei tra di loro. In caso contrario, sarebbe complesso trarre evidenze utili.

 

Preventivi di questa risma sono difficili da trovare con la ricerca manuale o con il passaparola, metodi che generano risultati spesso incoerenti.

 

Meglio affidarsi ai portali di richiesta preventivi, che sono pensati proprio per favorire l’analisi comparata. Portali di questo tipo non mancano, ma il consiglio è di puntare a quelli che combinano una spiccata precisione del motore di ricerca con un network di imprese e professionisti ben nutrito.

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