Cos’è la CILA e quando è necessaria?

Cos’è la CILA e quando è necessaria?

In questo articolo parliamo della CILA. Spiegheremo cos’è, quando serve, quanto dura e a quali sanzioni si va incontro se si disattende il relativo obbligo. Faremo anche una lista dei principali interventi che la richiedono.

 

 

La CILA, acronimo di Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, è un titolo abilitativo disciplinato dall’ordinamento italiano. In estrema sintesi, è un permesso edilizio.

 

Non sempre è necessaria, anzi fa riferimento a un numero relativamente ristretto di interventi. Tuttavia, disattenderne l’obbligo può portare a spiacevoli conseguenze.

 

Ne parliamo qui, presentando le condizioni che fanno scattare il suddetto obbligo, spiegando come si richiede e fornendo altre informazioni utili.

 

Quando serve la CILA?

 

La CILA fa parte del novero di permessi edilizi che nel corso del tempo sono stati ampiamente rimaneggiati dal legislatore. Dunque, il suo perimetro, ovvero gli elementi che ne determinano l’obbligatorietà, potrebbero risultare ostico da comprendere.

 

In teoria, la CILA è necessaria quando si realizzano lavori di manutenzione straordinaria ma non invasiva, quando si eliminano le barriere architettoniche, quando si procede con un risanamento minore.

 

Nella pratica, è spesso sufficiente tenere a mente tre criteri, per definire gli interventi suscettibili a CILA.

 

  • Non appartenenza alla categoria dell’edilizia libera.

 

  • Non appartenenza ai lavori che richiedono la SCIA, che è il permesso successivo in ordine di gravità.

 

  • Impatto sulla planimetria ma non sugli elementi strutturali.

 

D’altronde, gli interventi che possiedono quest’ultima caratteristica non possono ricadere né nella categoria dell’edilizia libera, né tra i lavori passibili di SCIA (che fa per l’appunto riferimento ad azioni pesanti, che riguardano pilastri, tetti etc.).

 

Qualche esempio di intervento edile che richiede la CILA

 

Il miglior modo per farsi un’idea sulla CILA, però, analizzare uno per uno gli interventi più frequenti e ovviamente suscettibili a questo titolo abilitativo.

 

Abbattimento di un tramezzo

 

L’abbattimento di un tramezzo è uno degli interventi più comuni nelle ristrutturazioni, utilizzato per creare ambienti più spaziosi e luminosi. Questo processo comporta la demolizione di una parete non portante, e permette di modificare la distribuzione degli spazi interni senza compromettere la stabilità strutturale dell’edificio.

 

Prima di procedere, è necessario verificare che la parete non abbia funzioni strutturali e che non vi siano impianti elettrici o idraulici integrati.

 

Questo intervento richiede la CILA in quanto non agisce sulle strutture ma solo sulla planimetria.

 

Costruzione di parete in cartongesso

 

Il cartongesso è un materiale versatile e leggero, ideale per la costruzione di nuove pareti interne. Viene spesso impiegato per suddividere grandi ambienti o creare nuove stanze, come un ufficio o una cabina armadio.

 

La sua installazione è rapida, non richiede materiali pesanti, ed è adatta anche per l’inserimento di isolamento acustico o termico. Il cartongesso può essere rifinito con intonaco o pittura, integrandosi perfettamente nell’estetica degli spazi esistenti.

 

Il motivo per cui anche questo intervento ricade nell’ambito della CILA è sempre lo stesso: modifica la planimetria ma non incide su elementi strutturali.

 

Realizzazione di un controsoffitto

 

Il controsoffitto è una struttura leggera, generalmente in cartongesso, che viene installata sotto il soffitto esistente. Serve a migliorare l’estetica, nascondere impianti o cavi e, in alcuni casi, ottimizzare l’isolamento acustico o termico.

 

Può anche essere utilizzato per installare sistemi di illuminazione integrati, come faretti o led. È la soluzione ideale per modernizzare e uniformare l’aspetto di uno spazio interno.

 

Apertura di una nuova finestra in un muro non portante

 

L’apertura di una finestra in un muro non portante permette di migliorare la luminosità e la ventilazione degli ambienti. Questo intervento comporta la creazione di un foro nel muro e l’installazione di una finestra, richiedendo attenzione per mantenere l’integrità del muro e una buona tenuta energetica.

 

Questo intervento ricade nell’obbligo di CILA in quanto le finestre vengono riportate nella planimetria. Ovviamente, se l’apertura della finestra fosse realizzata su una parete portante, si renderebbe necessaria la SCIA.

 

CILA: come si richiede e quanto dura?

 

Per richiedere la CILA è necessario affidarsi a un tecnico. D’altronde, stiamo parlando di una comunicazione asseverata, ovvero redatta e firmata da uno specialista abilitativo. Questi realizza un progetto e una relazione tecnica, e provvede a inviarle all’ufficio tecnico del comune passando per lo Sportello Unico per l’Edilizia o via PEC.

 

I documenti devono attestare anche che i lavori siano:

 

  • Conformi agli strumenti urbanistici approvati;

 

  • Conformi alle norme edili in vigore;

 

  • Conformi alle norme antisismiche in vigore;

 

  • Non impattanti sugli elementi strutturali dell’edificio.

 

Per inciso, la CILA dura tre anni. Entro questo periodo, i lavori devono essere iniziati e finiti. In ogni caso, il tecnico deve comunicare l’avvenuta esecuzione dei lavori.

 

Chi disattende all’obbligo della CILA commette un abusivismo, ancorché formale (lavori ammessi ma non dichiarati). In ogni caso, va incontro a una sanzione pecuniaria di 1000 euro.

 

Ovviamente, anche a prescindere dal dato etico, non c’è alcun motivo per disattendere l’obbligo. La CILA costa relativamente poco, meno di 1000 euro compresa la parcella del tecnico.

 

Il segreto per non sbagliare? Rivolgersi alle imprese giuste

 

Nella maggior parte dei casi, l’impresa edile che realizza l’intervento fornisce il tecnico per la redazione del progetto, della relazione tecnica e per l’ottenimento del permesso.

 

Il segreto per non sbagliare, per non incappare in costose sanzioni, è quindi affidarsi a un’impresa non solo competente nel suo campo, ma anche onesta e trasparente.

 

Verificare questi requisiti da fuori è complesso, soprattutto se si è profani del mestiere. Da qui, l’utilità di fare riferimento a chi ha già operato una scrematura. Un esempio? I gestori di tool di richiesta preventivi, come noi di Ristrutturazione 3X2.

 

Ma c’è un motivo anche più importante per fare affidamento a questo servizio gratuito: la possibilità di risparmiare cifre ingenti. Si richiedono diverse offerte, si confrontano e si individua la soluzione più conveniente.

 

Semplice, no? Dunque, non tentennare, richiedi ora i preventivi e raggiungi imprese trasparenti, oneste, poco costose.

 

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