Come si fa un soppalco in legno?

Come si fa un soppalco in legno?

In questa guida parliamo del soppalco in legno. Ne presentiamo i vantaggi, ne indaghiamo le tipologie, forniamo informazioni sulla normativa e soprattutto spieghiamo come installarlo.

 

Il soppalco in legno è una soluzione conveniente sotto tutti i punti di vista: architettonico, economico, residenziale. Tuttavia, costruirlo non è esattamente un gioco da ragazzi.

 

Ne parliamo qui, aggiungendo anche qualche informazione utile, come i modelli a disposizione, gli obblighi imposti dalla normativa e qualche precisazione sull’altezza.

 

Soppalco in legno: perché realizzarlo?

 

Costruire un soppalco in legno presenta numerosi vantaggi. Ecco una panoramica di quelli più importanti e che incidono maggiormente.

 

  • Aumento della metratura: il soppalco consente di sfruttare al meglio l’altezza di una stanza, creando nuovi spazi abitabili o di stoccaggio senza necessità di espandere la superficie dell’edificio. Questo aumento della metratura utilizzabile è particolarmente prezioso in abitazioni con soffitti alti, permettendo di ottenere una maggiore funzionalità degli ambienti.

 

  • Interventi non invasivi: la costruzione di un soppalco in legno è meno invasiva rispetto ad altre soluzioni strutturali. Il legno è un materiale leggero e flessibile che riduce il carico sulle strutture esistenti, evitando modifiche significative all’architettura della casa. Inoltre, i lavori di installazione di un soppalco in legno richiedono meno tempo e generano meno rumore e polvere.

 

  • Rapidità e facilità di installazione: i soppalchi in legno possono essere installati rapidamente grazie alla semplicità dei materiali e delle tecniche di montaggio. Le strutture prefabbricate e i kit di montaggio facilitano ulteriormente il processo, permettendo di ottenere un nuovo spazio funzionale in tempi brevi e con costi contenuti.

 

Soppalco in legno: tutte le tipologie

 

Si fa presto a dire soppalco in legno. In realtà, le soluzioni disponibili sono numerose. Queste si differenziano per i materiali e per il meccanismo di installazione. Partiamo dai materiali.

 

  • Abete: legno molto diffuso per la realizzazione di soppalchi grazie alla sua leggerezza e facilità di lavorazione. È un materiale economico, resistente e facilmente reperibile. L’abete ha una buona resistenza strutturale, ideale per supportare il peso di un soppalco. La sua colorazione chiara e la grana uniforme lo rendono adatto a vari trattamenti e finiture, permettendo di integrarlo facilmente in diversi contesti.

 

  • Faggio: legno duro e resistente, particolarmente apprezzato per la sua durezza e stabilità. È un materiale ideale per soppalchi che devono sopportare carichi pesanti o un uso intensivo. Il faggio ha una colorazione chiara con sfumature rossastre e una texture fine, che conferiscono un aspetto elegante e raffinato. Tuttavia, essendo più costoso e difficile da lavorare rispetto all’abete, è spesso utilizzato in progetti che richiedono una maggiore attenzione estetica.

 

  • Ciliegio: legno pregiato, noto per la sua bellezza e durabilità. Ha una colorazione rossastra che si scurisce con il tempo, aggiungendo calore e carattere agli ambienti. Il ciliegio è resistente e offre una buona lavorabilità, ma il suo costo è generalmente più elevato rispetto ad altri tipi di legno. È ideale per soppalchi dove l’estetica è un fattore importante e dove si vuole conferire un tocco di lusso e raffinatezza.

 

  • Noce: legno resistente e durevole, famoso per la sua eleganza e versatilità. Ha una colorazione scura e una grana fine, che gli conferiscono un aspetto distintivo e sofisticato. Il noce è resistente a urti e abrasioni, rendendolo adatto per soppalchi che devono durare nel tempo. È più costoso rispetto a legni come l’abete, ma offre un’eccellente combinazione di bellezza e funzionalità, rendendolo una scelta ricorrente per progetti di alta qualità.

 

Questi, invece, sono i soppalchi in legno suddivisi per tecnica di installazione:

 

  • Soppalco fissato al pavimento: questa tipologia di soppalco è supportata da pilastri o colonne che si ancorano direttamente al pavimento. La struttura è indipendente dalle pareti e può essere posizionata in qualsiasi parte della stanza. I pilastri possono essere realizzati in legno, acciaio o cemento, garantendo stabilità e sicurezza. Questa tecnica consente di creare spazi aggiuntivi senza caricare le pareti esistenti, ed è ideale per ambienti con soffitti alti.

 

  • Soppalco a sbalzo: Il soppalco a sbalzo è ancorato alle pareti portanti senza supporti verticali che toccano il pavimento. Utilizza staffe, mensole o travi incassate nelle pareti per sostenere la struttura. Questa soluzione offre un design più pulito e moderno, lasciando libero lo spazio sottostante. Tuttavia, richiede pareti resistenti e una progettazione accurata per garantire la sicurezza e la tenuta del soppalco.

 

Che altezza ci vuole per un soppalco?

 

È la classica domanda da un milione di dollari. Soprattutto, è una domanda cui va trovata risposta, se si vuole evitare di costruire un’opera difforme. Ebbene, la normativa stabilisce che i locali debbano essere alti 2,40 metri. Ne consegue che anche il soppalco deve avere questa altezza.

 

Un altro elemento interessante della normativa riguarda le dimensioni del soppalco. Sia chiaro, non vi sono limiti assoluti, ma solo relativi. Nello specifico, la superficie del soppalco non deve essere superiore al 30% della superficie della stanza in cui andrà installato. Infine, deve avere almeno un lato aperto sullo spazio sottostante.

 

Quali permessi per un soppalco?

 

In merito ai permessi, si segnalano una cattiva notizia e una buona notizia.

 

La cattiva notizia è che la sua costruzione non rientra nella categoria edilizia libera; dunque, necessita di un permesso per poter essere costruito.

 

La buona notizia è che il permesso in questione è, di fatto, il più leggero in assoluto. Stiamo parlando della CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Essa costa 1000 euro circa, parcella del tecnico compresa, non richiede parere dell’ente ma solo una relazione tecnica asseverata. È riservata agli interventi che impattano sulla planimetria ma non sulla volumetria e sugli elementi strutturali. Caratteristiche, queste, che sono proprie della costruzione del soppalco in legno.

 

Come costruire un soppalco?

 

È possibile costruire un soppalco in legno da soli? In teoria sì, se si è del mestiere. Dunque, è bene presentare le fasi principali. Per farlo, prenderemo come riferimento i soppalchi più diffusi, ovvero quelli fissati ai pavimenti.

 

  • Progettazione: la prima fase consiste nel progettare il soppalco, tenendo conto delle dimensioni, della destinazione d’uso e della capacità di carico.

 

  • Preparazione dell’area: prima di iniziare la costruzione, l’area deve essere preparata. Ciò impone la rimozione di eventuali ostacoli, la protezione delle superfici esistenti e, se necessario, il rinforzo del pavimento per garantire che possa sostenere il peso del soppalco e dei carichi previsti.

 

  • Installazione dei pilastri: i pilastri o le colonne portanti vengono posizionati e ancorati saldamente al pavimento. Questi elementi strutturali sono fondamentali per la stabilità del soppalco e devono essere fissati con precisione, utilizzando materiali come legno massiccio, acciaio o cemento.

 

  • Montaggio delle travature: le travi principali e secondarie vengono installate sopra i pilastri per formare la struttura portante del soppalco. Queste travature devono essere accuratamente posizionate e fissate per garantire la distribuzione uniforme del carico.

 

  • Posa del pavimento: una volta completata la struttura portante, si procede con la posa del pavimento del soppalco. Il materiale del pavimento può variare, ma deve essere resistente e sicuro per l’uso previsto.

 

  • Rifiniture: infine, si eseguono le rifiniture, che possono includere la verniciatura, l’installazione di ringhiere e parapetti per la sicurezza e l’aggiunta di accessori come scale o botole.

 

Affidarsi a professionisti e risparmiare grazie ai preventivi

 

 

Se non si è del mestiere, è bene astenersi dalla costruzione autonoma del soppalco in legno. Nella migliore delle ipotesi, il soppalco sarà minato da gravi difetti.

 

Nella peggiore delle ipotesi, ci si farà del male. Meglio affidarsi a professionisti, anche a costo di pagare “qualcosa”.

 

Quanto? Di base, un soppalco in legno può costare 400 euro al metro quadro, dunque poche migliaia di euro.

 

Una spesa niente affatto eccessiva, e che può essere abbattuta ulteriormente. Come? Ovviamente, utilizzando con astuzia i preventivi. Si tratta di chiedere preventivi a più imprese e confrontarli, al fine di individuare una soluzione conveniente.

 

Contattare i fornitori personalmente è un’attività lunga e tediosa. Meglio rivolgersi ai tool specializzati, come quello di Ristrutturazione 3×2, che permettono di chiedere e ottenere preventivi online in poco tempo per la costruzione del soppalco in legno.

 

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