
L’umidità di risalita è uno dei problemi più insidiosi per chi vive in edifici al piano terra o in vecchie abitazioni. Si manifesta sotto forma di macchie, intonaci che si sfaldano e odori sgradevoli. Ma da dove arriva davvero? E soprattutto: è possibile eliminarla per sempre? Sì, per fortuna.
In questo articolo spiegheremo cos’è l’umidità di risalita, come riconoscerla e quali danni provoca. Illustreremo nel dettaglio le tecniche più efficaci per debellarla definitivamente, mettendo a confronto soluzioni tradizionali e tecnologie moderne. Infine, ti spiegheremo come risparmiare senza rinunciare alla qualità.
Cos’è l’umidità di risalita e perché si forma
L’umidità di risalita è causata dall’acqua presente nel terreno, che viene assorbita dalle murature per capillarità. I materiali da costruzione, se privi di una barriera impermeabilizzante, tendono a comportarsi come spugne, attirando l’acqua verso l’alto.
Questo fenomeno è più frequente nelle case costruite prima degli anni ’70, quando l’impermeabilizzazione delle fondazioni non era prassi comune.
Il problema è che i sali minerali presenti nell’acqua, una volta evaporata la componente liquida, cristallizzano all’interno dell’intonaco causando sfaldamenti e gonfiori. Nel tempo, l’ambiente interno può diventare insalubre, ovvero quando si verifica la comparsa di muffe, cattivi odori e danni strutturali.
Come riconoscere l’umidità di risalita
Riconoscere l’umidità di risalita è essenziale per intervenire tempestivamente e con le giuste tecniche. Ecco i segnali più evidenti:
- Macchie scure sul muro alla base: solitamente compaiono a meno di un metro da terra, seguendo un andamento irregolare ma crescente.
- Intonaco che si stacca o si gonfia: la pressione dell’acqua e dei sali spinge l’intonaco all’esterno, causando crepe e rigonfiamenti.
- Efflorescenze saline: depositi bianchi simili a polvere o cristalli, indicano che l’acqua è evaporata lasciando sali superficiali.
- Odore di muffa: l’eccessiva umidità crea un microclima favorevole allo sviluppo di funghi e muffe.
- Ambiente freddo e umido: pareti fredde al tatto e difficoltà a riscaldare l’ambiente anche con sistemi moderni.
Segnali chiari, ma fino a un certo punto. In caso di dubbio, meglio consigliabile richiedere una perizia tecnica con strumenti specifici (come igrometri o misuratori di salinità). In questo modo si potrà distinguere l’umidità di risalita da quella da condensa o infiltrazioni laterali.
Interventi per eliminare l’umidità di risalita: una panoramica
Esistono diverse tecniche per eliminare l’umidità di risalita. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’edificio, dal budget disponibile e dalla gravità del problema. Ecco le principali.
Barriera chimica
Consiste nell’iniezione, alla base del muro, di resine idrofobiche che creano una barriera impermeabile. È una delle soluzioni più usate per edifici residenziali, anche in centro storico, poiché non comporta demolizioni.
- Vantaggi: poco invasiva, efficace, rapida.
- Svantaggi: richiede tecnici esperti, può necessitare di interventi accessori.
Taglio meccanico del muro
Tecnica tradizionale che prevede il taglio fisico della muratura e l’inserimento di una barriera impermeabile (es. fogli di polietilene o acciaio inox).
- Vantaggi: soluzione definitiva.
- Svantaggi: molto invasiva, costosa, non adatta a edifici storici.
Intonaci deumidificanti
Sono intonaci speciali traspiranti, applicati dopo la rimozione dell’intonaco danneggiato. Favoriscono l’evaporazione dell’umidità residua e migliorano l’estetica.
- Vantaggi: miglioramento estetico e funzionale.
- Svantaggi: non risolve il problema alla radice, va abbinata ad altri interventi.
Elettrosmosi attiva
Tecnologia che utilizza un dispositivo elettronico per invertire la polarità del flusso capillare dell’acqua, bloccandone la risalita. È efficace su grandi superfici e perfetta per edifici vincolati.
- Vantaggi: non invasiva, duratura.
- Svantaggi: richiede installazione e manutenzione specializzate.
Tutto molto complesso? Ecco una tabella che mette a confronto gli interventi.
Tecnica |
Durata intervento |
Costo |
Invasività |
Efficacia |
Barriera chimica |
2-4 giorni |
Medio |
Bassa |
Alta |
Taglio meccanico |
7-10 giorni |
Alto |
Molto alta |
Definitiva |
Intonaco deumidificante |
3-5 giorni |
Basso |
Media |
Parziale |
Elettrosmosi attiva |
1 giorno installazione |
Alto |
Nulla |
Alta (se mantenuta) |
Come logica che sia, le tecniche più efficaci tendono ad avere costi più elevati. Tuttavia, scegliere l’intervento giusto evita sprechi futuri e risolve il problema alla radice.
Come risparmiare sugli interventi di risoluzione umidità
Gli interventi contro l’umidità di risalita possono risultare molto costosi, specialmente se si sceglie una soluzione definitiva e poco invasiva. Tuttavia, è possibile risparmiare in modo intelligente, senza compromettere la qualità né la sicurezza.
Il primo passo è sapere che alcuni costi sono fissi: ad esempio, i materiali certificati o i dispositivi elettronici hanno un prezzo minimo sotto il quale è difficile scendere
Diverso è per i costi legati alla manodopera, alla progettazione e alla complessità dell’intervento, che possono variare notevolmente da ditta a ditta.
Per questo motivo, il miglior modo per risparmiare è confrontare più preventivi. Avere almeno 3-4 proposte consente di:
- Capire se i prezzi sono in linea con il mercato
- Verificare cosa è incluso (materiali, smaltimento, garanzia)
- Individuare l’impresa più adatta al proprio caso
I preventivi tipo comprendono: sopralluogo, analisi preliminare con strumenti tecnici, descrizione delle lavorazioni, costi dei materiali, manodopera e tempi stimati. Alcune imprese offrono anche la garanzia pluriennale sull’intervento.
Il modo più semplice per ottenerli è utilizzare piattaforme online. La più indicata per questo tipo di intervento è Ristrutturazione3x2, che seleziona solo ditte qualificate e offre preventivi rapidi e dettagliati.
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