Tetto in legno lamellare: cos’è e che caratteristiche ha?

immagine di una casa prefabbricata con copertura tetto in legno lamellare

 

In questa guida parliamo di una tipologia di tetto che sta riscuotendo un certo successo in virtù delle sue proprietà e del suo carattere sostenibile: il tetto lamellare. Com’è fatto e che vantaggi apporta? Capiamolo chiaramente.

 

Per comprendere appieno le caratteristiche del tetto lamellare, e soprattutto i suoi vantaggi, è necessario partire dal suo elemento distintivo nonché materiale di costruzione: il legno lamellare, per l’appunto. Dunque, nel paragrafo successivo parleremo di questo materiale e delle sue peculiarità, per poi passare i benefici che un tetto in legno lamellare apporta per l’esperienza abitativa e il valore dell’edificio.

 

Cos’è il legno lamellare?

 

Il legno lamellare è un materiale da costruzione ottenuto incollando più lamelle di legno massello, solitamente di conifera, disposte con le fibre in parallelo. Questa struttura stratificata lo rende particolarmente resistente alle sollecitazioni meccaniche, permettendo di ottenere elementi con maggiore stabilità e durata rispetto al legno tradizionale. Una delle caratteristiche principali del legno lamellare è la sua capacità di coniugare leggerezza e resistenza, mantenendo un’estetica naturale e calda.

 

Tra i suoi vantaggi figurano l’elevata resistenza al fuoco rispetto ad altri materiali da costruzione e la riduzione delle deformazioni dovute a umidità o variazioni di temperatura. Grazie alla possibilità di realizzare forme curve o personalizzate, il legno lamellare è particolarmente versatile nell’architettura moderna.

 

Trova largo impiego in costruzioni civili, come coperture di ampie luci, ponti, strutture sportive e arredi. Viene utilizzato anche per travi e pilastri in edifici residenziali o commerciali, offrendo un’alternativa sostenibile al cemento e all’acciaio. Sebbene il suo utilizzo per tetti sia molto diffuso, il legno lamellare è ideale anche per strutture esterne, come porticati e pergolati, grazie alla sua capacità di sopportare carichi elevati e condizioni ambientali avverse. Ovviamente, viene utilizzato anche per i tetti.

 

Come si costruisce un tetto in legno lamellare?

 

Il miglior modo per comprendere le caratteristiche peculiari del tetto in legno lamellare è maturare consapevolezza sulla sua costruzione. Ovviamente, essa va effettuata solo da personale specializzato. Conoscere le varie fasi, però, è utile anche per il committente.

 

  • Progettazione della struttura: si inizia calcolando i carichi e la distribuzione delle travi in legno lamellare, tenendo conto delle caratteristiche architettoniche e delle esigenze di isolamento. È necessario definire la pendenza e i materiali di copertura per garantire stabilità e resistenza.

 

  • Preparazione della base: va realizzata una base portante adeguata, come muri o pilastri, verificando che siano perfettamente livellati e capaci di sostenere il peso del tetto. È bene predisporre ancoraggi metallici per fissare le travi.

 

  • Posizionamento delle travi principali: le travi principali in legno lamellare vanno collocate secondo il progetto strutturale, fissandole agli ancoraggi tramite staffe, bulloni o perni. Si deve utilizzare una livella per garantire un posizionamento preciso.

 

  • Montaggio delle travi secondarie: le travi secondarie vanno installate perpendicolarmente o parallelamente alle principali, in base alla struttura. È necessario fissarle saldamente per distribuire i carichi e supportare il tavolato.

 

  • Applicazione del tavolato: si posiziona un tavolato in legno o in pannelli OSB sopra le travi per formare la base della copertura. Si fissano con chiodi o viti, assicurandosi che la superficie sia uniforme.

 

  • Impermeabilizzazione: è bene stendere una guaina impermeabile o una barriera vapore sul tavolato per proteggere il legno da infiltrazioni e umidità.

 

  • Posa della copertura: si completa il tetto con tegole, coppi, lamiere o pannelli isolanti, fissandoli con tecniche adeguate a garantire durata e protezione dagli agenti atmosferici.

 

Come vedete, le fasi sono complesse almeno come quelle di un tetto standard e realizzato, magari, in laterizio, cemento etc.

 

Quali sono i vantaggi del tetto lamellare?

 

Giunti a questo punto, è utile presentare i principali vantaggi del tetto in legno lamellare. Ecco una panoramica.

 

  • Leggerezza: il legno lamellare offre un’ottima resistenza in rapporto al peso, permettendo di realizzare tetti leggeri che non sovraccaricano la struttura portante dell’edificio. Questo aspetto è particolarmente utile per ristrutturazioni o costruzioni di edifici in zone sismiche.

 

  • Durabilità e resistenza: grazie alla sua composizione stratificata, il legno lamellare resiste a deformazioni, crepe e tensioni meccaniche. Inoltre, è trattato per essere altamente resistente al fuoco. Il suo comportamento in caso di esposizione prolungata alle fiamme è prevedibile, il che rappresenta un vantaggio per chi deve spegnere l’incendio.

 

  • Isolamento termico e acustico: il tetto in legno lamellare offre eccellenti proprietà di isolamento, mantenendo l’ambiente interno caldo in inverno e fresco in estate. Inoltre, riduce i rumori esterni grazie alla capacità del legno di assorbire le vibrazioni sonore.

 

  • Estetica e versatilità: il legno lamellare consente di creare design moderni o tradizionali, offrendo una finitura accogliente e naturale, quando impiegato anche per le coperture. La possibilità di sagomarlo in forme personalizzate rende il tetto adatto a vari stili architettonici.

 

Come abbiamo visto, dunque, la scelta del tetto in legno lamellare combina funzionalità, sostenibilità e bellezza estetica, rendendolo un’opzione ideale per chi desidera efficienza e durata senza rinunciare all’eleganza.

 

Costruzione del tetto in legno lamellare: come risparmiare?

 

La brutta notizia è che il tetto in legno lamellare tende a costare di più del tetto standard. D’altronde, conta su materiali è ingegnerizzati e richiede una progettazione “sfidante”. La buona notizia, però, è che è possibile ridurre notevolmente la spesa. Come fare? Ovviamente, brandendo con intelligenza l’arma del preventivo.

 

Si tratta di chiedere diversi preventivi, confrontarli, individuare una soluzione che risulti conveniente ma allo stesso tempo fornisca garanzia di qualità. In tal modo, è possibile risparmiare fino al 20% (se non di più).

 

Tutto sta nella qualità delle proposte che si ottengono, che deve essere alta e accompagnata da una marcata omogeneità. È ovvio che la richiesta “manuale”, che si effettua bussando alla porta di una impresa dopo l’altro, non è una soluzione congeniale. Molto meglio affidarsi ai tool di richiesta preventivi, che restituiscono preventivi dettagliati ma adatti alla comparazione immediata. Tool come quello, gratuito, di Ristrutturazione 3X2.

 

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