Il pellet è un combustibile ecologico che deriva dalla lavorazione di materiali legnosi. La sua comparsa, o meglio la sua affermazione in tempi recenti, e’ strettamente connessa alla ricerca di fonti alternative ecologiche rinnovabili da utilizzare al posto dei soliti derivati del petrolio.
Ciò risponde sia ad un’esigenza di natura economica visto il lievitare dei prezzi dei prodotti petroliferi, sia alla necessita’ di tutelare l’ambiente con un risparmio energetico e con produzione limitata di ceneri e fumi di scarico.
In definitiva, rispetto all’uso della legna impiegata nelle stufe tradizionali e nei camini, l’uso del pellet comporta miglioramenti di tipo ecologico, energetico e di gestione dell’impianto di riscaldamento in quanto ha una buona combustione, produce poche ceneri, pochi residui e un basso indice di umidità.
Il pellet si ricava dalla segatura di legno vergine, cioè da legno non trattato e senza additivi, che deve essere prima disidratata e successivamente compressa dando la forma di piccoli cilindri del diametro di pochi millimetri (da 6 a 10 mm. ca.)
A questo punto il prodotto è pronto per il confezionamento in sacchi di plastica resistente (in genere viene usato il polietilene) e messo in commercio.
L’impiego del pellet è riservato esclusivamente alle stufe predisposte per questo combustibile.
Vi sono vari tipi di pellet, in relazione al legno da cui proviene la segatura: abete faggio etc
Vantaggi e svantaggi del pellet
I vantaggi dell’utilizzo della stufa a pellet sono stati esposti variamente in precedenza e, per sintetizzare, sono:
- economicità del combustibile
- gestione semplificata della combustione (anche mediante utilizzi di componenti elettronici, timer, etc.
- tutela dell’ambiente (ecopellet)
Gli svantaggi possono essere:
- necessità di utilizzare un dispositivo specifico: la stufa a pellet
- utilizzo limitato del combustibile (si può usare solo pellet)
- il ricircolo d’aria avviene tramite una ventola che può quindi provocare eccessiva secchezza dell’aria
- sia la ventola che la tramoggia che fa cadere il combustibile nel braciere possono produrre un rumore di fondo che può risultare fastidioso
- dipendenza del funzionamento dall’allaccio all’impianto elettrico (in assenza di tensione si spegne)
- necessità di una pulizia frequente (con apposito aspiracenere. è sconsigliabile usare il normale aspirapolvere perchè la cenere è molto fine e finirebbe per rovinarlo)
Ora, tenendo conto dei fattori sopra indicati e in relazione alle proprie esigenze, ciascuno è in condizioni di scegliere.
Per quanto riguarda la scelta, esiste una gamma molto ampia di modelli per tutte le esigenze, le dimensioni, le latitudini e …il portafoglio.
Nell’acquisto pur dando retta ai suggerimenti del rivenditore, va tenuto presente che quest’ultimo tende a minimizzare eventuali inconvenienti per vendere il suo prodotto e quindi è opportuno acquisire il maggior numero di informazioni possibile su caratteristiche e funzionamento dei vari modelli per fare una scelta oculata.
Poichè le stufe a pellet necessitano di una certa competenza per il montaggio e l’installazione, è opportuno che tali operazioni vengano effettuate da personale specializzato che dovrà valutare tra l’altro:
- che la canna fumaria sia in acciaio, di almeno 80 mm di diametro e che proceda almeno mezzo metro oltre il colmo del tetto (bucare il muro e far uscire il tubo da una parete perimetrale,
- oltre che non funzionale, in alcuni paesi europei è illegale)
- che la canna fumaria sia correttamente innestata nella stufa con un tubo a T (specifico per consentire la pulizia)
- che sia assicurata l’assunzione dall’esterno dell’aria comburente.
Va inoltre precisato che le case produttrici utilizzano componenti elettronici che sono sempre gli stessi per le varie marche. Tali componenti sono classificati da 1 a 7 in base ai test a cui sono assoggettati che ne garantiscono la qualità.
Occorre controllarli, tenendo presente che stufe particolarmente economiche potrebbero impiegare componenti di bassa qualità che nel tempo possono rendere inservibile la stufa stessa.
Due ultime considerazioni (tanto per fare l’avvocato del diavolo!):
- il pellet come materiale da bruciare è contenuto in sacchi di plastica da 15 kg (con conseguente necessità di smaltimento della plastica)
- la domanda di pellet è superiore all’offerta e ciò in assenza di cambiamenti nel mercato potrebbe determinare una tendenza all’aumento del costo del combustibile
Ciò nondimeno, la stufa a pellet sta prendendo rapidamente piede in Italia (attualmente si stima che oltre 7-800.000 famiglie la utilizzino già) ed i modelli in commercio continuano ad essere migliorati aumentando la resa e l’efficienza.
Elenco delle più note case produttrici di Pellet
La Nordica-Extraflame – https://www.lanordica-extraflame.com/it
Argo – https://argoclima.com/
Cuore del Calore – https://www.cuoredelcalore.it/
Lincar – https://www.lincarstufe.com/
Thermorossi – https://www.thermorossi.com/it/
Ravelli – https://ita.ravelligroup.it/
Caminetti Montegrappa – https://www.caminettimontegrappa.it/ita/