Come pianificare e realizzare la ristrutturazione di una casa in montagna

Come pianificare e realizzare la ristrutturazione di una casa in montagna

 

In questa guida forniamo tutte le informazioni necessarie per ristrutturare casa in montagna: affronteremo il tema della ristrutturazione, suggeriremo gli interventi da realizzare, parleremo di permessi e bonus.

 

Ristrutturare una casa in montagna è un impegno più arduo di quanto si possa immaginare. Se non altro, perché impone valutazioni diverse dalla ristrutturazione di una casa di città.

 

Ne parliamo qui, presentando le best practices per la ristrutturazione di una casa in montagna e fornendo informazioni utili di carattere tecnico e burocratico.

 

Casa in montagna: le sfide da affrontare per una ristrutturazione perfetta

 

Prima di fornire consigli e indicazioni pratiche per progettare e realizzare la ristrutturazione della casa in montagna è bene mettere i puntini sulle “i” e spiegare le differenze che intercorrono rispetto alla ristrutturazione di una casa di città.

 

Queste differenze, infatti, impattano sulla scelta degli interventi e sul modo stesso di intendere la ristrutturazione.

 

  • Isolamento termico: in montagna, l’isolamento termico è essenziale a causa delle temperature rigide, il che richiede l’uso di materiali specifici come pannelli isolanti spessi e infissi a triplo vetro. In città, l’isolamento è importante, ma l’attenzione è spesso rivolta a proteggere dagli sbalzi di temperatura e dal rumore, con un focus su soluzioni meno invasive.

 

  • Gestione degli spazi: le case di montagna sono spesso piccole, soprattutto quando sono inserite all’interno di un terreno coltivabile o di un giardino. Ciò impone una maggiore accortezza nella gestione degli spazi e suggerisce l’apertura di open space.

 

  • Finiture: In una casa di montagna si tendono a utilizzare materiali naturali come legno e pietra, i quali si integrano bene con l’ambiente circostante. In città, le finiture possono spaziare da soluzioni moderne e minimaliste a scelte più classiche, adattandosi allo stile urbano e alle tendenze contemporanee.

 

  • Usi e stile abitativo: una casa di montagna è spesso pensata per il relax e la connessione con la natura, con ambienti caldi e accoglienti. Nondimeno, viene prevalentemente utilizzata come casa vacanze.

 

  • Costi di trasporto materiali: ristrutturare una casa in montagna può comportare costi di trasporto più elevati a causa della difficoltà di accesso e della distanza dai principali centri di distribuzione. In città, il trasporto dei materiali è solitamente più economico e rapido grazie alla maggiore vicinanza a fornitori e infrastrutture logistiche.

 

Come progettare la ristrutturazione della casa in montagna?

 

Di seguito, alcuni consigli per progettare gli interventi di ristrutturazione.

 

  • Valutare le condizioni climatiche locali: prima di iniziare la ristrutturazione, è fondamentale considerare le condizioni climatiche specifiche della zona in cui è sito l’immobile, come la tendenza alla produzione di neve, le temperature e la presenza di forti venti. Come già spiegato, il focus dovrebbe essere sull’isolamento termico, sia delle pareti che del tetto, per evitare dispersioni di calore e garantire comfort interno durante tutto l’anno.

 

  • Pianificare l’uso degli spazi interni: in una casa di montagna, l’ottimizzazione degli spazi interni è essenziale per creare ambienti funzionali e accoglienti. Inoltre, bisognerebbe valutare l’inclusione di una zona per asciugare e riporre abiti e attrezzature da esterno, come sci o scarponi, oltre a spazi ampi e luminosi per il soggiorno. Le grandi vetrate possono sfruttare al meglio la luce naturale e offrire una vista panoramica, contribuendo a creare un ambiente rilassante e in sintonia con la natura circostante.

 

  • Integrare materiali naturali e locali: l’uso di materiali naturali come legno e pietra, possibilmente reperiti localmente, riduce i costi di trasporto, determina una migliore integrazione estetica dell’abitazione con il paesaggio montano, rende gli ambienti più accoglienti. Nondimeno, questi materiali offrono un’ottima resistenza agli agenti atmosferici.

 

Gli interventi da eseguire

 

Quali interventi vanno predisposti nell’ambito della ristrutturazione casa in montagna? Di seguito, una lista di quelli ricorrenti.

 

  • Riparazione e interventi strutturali: tanto per cominciare, è bene risolvere le problematiche più gravi, magari di natura strutturale o comunque tali da compromettere la stabilità della casa in montagna. Ciò vale per tutte le case ma a maggior ragione per quelle di montagna, che tendono ad essere trascurate.

 

  • Interventi di riqualificazione energetica: il riferimento è in particolare all’installazione di finestre con triplo vetro, i quali risolvono uno dei problemi più gravi delle case di montagna: la dispersione di calore.

 

  • Creazione di open space: una delle tendenze più recenti nella ristrutturazione delle case di montagna è la creazione di spazi aperti e multifunzionali. Un open space che unisce cucina, sala da pranzo e soggiorno trasforma il modo di vivere la casa di montagna. Inoltre, può essere arricchito con arredi modulari e soluzioni salvaspazio, come divani con contenitore o tavoli estensibili, per adattarsi facilmente alle esigenze quotidiane o a momenti di relax in compagnia.

 

  • Uso massiccio di legno e pietra: l’impiego di materiali naturali come legno e pietra è una scelta che riflette le tendenze attuali, mantenendo al contempo un forte legame con la tradizione architettonica montana. Il legno, utilizzato per pavimenti, soffitti o rivestimenti murali, contribuisce a creare un’atmosfera calda e accogliente, mentre la pietra può essere impiegata per camini, pareti d’accento o come elemento decorativo.

 

  • Installazione di finestre panoramiche: un intervento chiave per una ristrutturazione efficace e al passo con i tempi è l’installazione di ampie finestre panoramiche. Questi elementi sfruttano al massimo la luce naturale e offrono viste spettacolari sul paesaggio montano. Nondimeno, infissi di ultima generazione contribuiscono a ridurre i consumi energetici durante il giorno, illuminando gli interni in modo naturale.

 

Ristrutturare casa in montagna: i permessi

 

Dal punto di vista delle pratiche burocratiche, non si apprezzano differenze sostanziali tra la ristrutturazione delle case di montagne e la ristrutturazione delle case di città. Insomma, la normativa è la stessa. Al netto degli eventuali carichi imposti dalle amministrazioni locali (es. richieste di autorizzazioni aggiuntive), gli scenari sono quattro.

 

  • Edilizia libera: è lo scenario più favorevole in quanto presuppone la possibilità di operare senza permesso. Fanno parte dell’edilizia libera tutti gli interventi leggeri, che gravano solo sulle finiture.

 

  • CILA, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata: permesso molto leggero, che alla prova dei fatti si rivela una semplice autodichiarazione asseverata. Non necessita parere dell’ente e costa un migliaio di euro. È riservata agli interventi moderatamente leggeri, che tutt’al più impattano sulla planimetria.

 

  • SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività: permesso intermedio, che può essere ottenuto anche senza esplicito parere dell’ente. Impone uno sforzo documentale maggiore ma sostenibile. Costa 2-3mila euro ed è riservato agli interventi che gravano sugli elementi strutturali.

 

  • Permesso di Costruire: è il titolo abilitativo più imponente, perché riservato agli interventi che modificano la destinazione d’uso o che modificano la volumetria. È vincolato al parere dell’ente e costa svariate migliaia di euro.

 

Ristrutturazione case in montagna: quali sono i bonus disponibili?

 

Si assiste a una sostanziale continuità tra ristrutturazione delle case di città e ristrutturazione delle case di montagna anche in merito alle agevolazioni fiscali.

 

Queste si riducono nella stragrande maggioranza dei casi a una detrazione IRPEF.

 

In buona sostanza, parte della spesa può essere convertita in credito d’imposta, da smaltire in un numero predefinito di anno, sotto forma di quote di uguale importo. A cambiare, da un bonus all’altro, sono gli interventi realizzabili, le aliquote di detrazione (ovvero la parte di spesa detraibile), i limiti di spesa, il numero di anni necessari a completare la detrazione.

 

I bonus più famosi sono i seguenti.

 

  • Agevolazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie: riguarda gli interventi di ristrutturazione o manutenzione ordinaria (quelli che di solito richiedono un permesso per essere realizzati). L’aliquota è del 50%, il limite di spesa è di 48mila euro, l’orizzonte temporale è di 10 anni.

 

  • Ecobonus: rientrano gli interventi di riqualificazione energetica e che aumentano la classe di efficienza energetica. L’aliquota è del 50-65%, il limite di spesa è di 48mila euro, l’orizzonte temporale è di 10 anni.

 

  • Sismabonus: per lavori di consolidamento e rafforzamento strutturali, in grado di aumentare la classe antisismica. A seconda delle caratteristiche dell’immobile l’aliquota è del 70-85%, il limite di spesa è di 96mila euro, l’orizzonte temporale è di 5 anni.

 

  • Superbonus: riservato all’applicazione del cappotto, alla sostituzione della caldaia e a pochi altri interventi trainati (ovvero realizzati in aggiunta), si caratterizza per un’aliquota pari al 70%, un orizzonte temporale di 10 anni e un limite di spesa di 48mila euro.

 

Una piccola ma importante precisazione: i bonus sono molto aleatori e vengono modificati in continuazione dal legislatore. Per il 2025, non a caso, è previsto un radicale inasprimento, con una riduzione delle aliquote e dei limiti di spesa.

 

Ristruttura la tua casa in montagna, risparmiando

 

Quanto costa ristrutturare una casa in montagna? La risposta è: molto. A seconda dell’intervento, e soprattutto dal suo grado di invasività, si possono pagare poche migliaia di euro o parecchie decine di migliaio di euro.

 

La buona notizia è che i prezzi sono variabili anche all’interno della stessa categoria, della stessa classe di interventi. Ciò presuppone un margine per risparmiare. Come fare? Semplice, utilizzando l’unica vera arma nelle mani del consumatore: i preventivi.

 

Si tratta di raccogliere preventivi, confrontarli e individuare una soluzione conveniente. Richiedere preventivi personalmente, contattando le varie imprese edili, è una faticaccia e prende parecchio tempo.

 

Molto meglio affidarsi ai tool di richiesta preventivi, che li forniscono a stretto giro e in una forma sì dettagliata, ma anche facile da interpretare. Qui hai un esempio di servizio gratuito ed efficace per ottenere preventivi online.

 

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