In questa guida offriamo informazioni utili a chi vuole chiudere il terrazzo e guadagnare spazio in casa. Parleremo delle condizioni che rendono questo intervento possibile, del procedimento, dei permessi necessari e altro ancora.
Chiudere il terrazzo è un’idea che, prima o poi, viene a tutti. Infatti, è la soluzione apparentemente più rapida per aumentare lo spazio utile. Si tratta però di un intervento delicato, possibile solo in determinati casi, che richiede denaro e anche una certa competenza progettuale. Ne parliamo qui.
Chiudere il terrazzo: a cosa serve?
Chiudere il terrazzo, lo abbiamo già specificato, non sempre è possibile. Dunque, ecco le condizioni che permettono la chiusura del terrazzo.
- Struttura portante adeguata: il terrazzo deve avere una struttura portante in grado di sopportare il peso aggiuntivo delle chiusure, come vetri, infissi e coperture. È essenziale una verifica tecnica da parte di un ingegnere o un architetto per assicurare la sicurezza dell’intervento.
- Rispetto della distanza dai confini: la chiusura del terrazzo deve rispettare le normative in merito alle distanze dai confini con altre proprietà. Ciò comprende il rispetto delle distanze minime stabilite dal Codice civile e dai regolamenti comunali per evitare contenziosi con i vicini.
- Altezza e dimensioni regolari: la chiusura del terrazzo deve rispettare le altezze minime e massime previste dai regolamenti edilizi locali. Qualsiasi modifica che alteri significativamente le dimensioni del volume abitabile può essere soggetta a ulteriori limitazioni.
- Ventilazione e illuminazione naturale: il progetto deve garantire un adeguato livello di ventilazione e illuminazione naturale. La chiusura non deve compromettere gli standard minimi di salubrità previsti per gli spazi abitativi, come indicato nel regolamento edilizio.
Come avete appena visto, le condizioni sono stringenti. D’altronde, si tratta di un intervento molto impegnativo sul piano strutturale, tecnico e burocratico.
Chiudere il terrazzo: quali sono le soluzioni più chic?
Si fa presto a dire chiusura del terrazzo. In realtà, le soluzioni architettoniche sono numerose. Ecco le più interessanti e che vanno oltre la semplice chiusura in muratura.
- Vetrate panoramiche scorrevoli: una soluzione elegante che consente di chiudere il terrazzo senza rinunciare alla vista e alla luce naturale. Le vetrate scorrevoli sono minimali, resistenti e permettono di trasformare il terrazzo in uno spazio ibrido tra interno ed esterno, ideale per tutte le stagioni.
- Pergole bioclimatiche con chiusure laterale: le pergole bioclimatiche offrono un design moderno e funzionale. Integrando chiusure laterali in vetro o tessuto tecnico, si crea uno spazio protetto dal clima senza rinunciare all’estetica. Perfette per ambienti contemporanei, permettono anche di regolare ventilazione e luce.
- Strutture in legno con pannelli trasparenti: per chi ama uno stile naturale e raffinato, le strutture in legno con pannelli trasparenti rappresentano una scelta versatile. Abbinano la calda estetica del legno alla modernità dei materiali trasparenti, creando un ambiente accogliente e luminoso.
- Tendaggi tecnici motorizzati: una soluzione minimal e di tendenza consiste nell’utilizzo di tendaggi tecnici motorizzati, combinati a strutture leggere in alluminio. Questi sistemi proteggono il terrazzo dalle intemperie e offrono un tocco chic grazie alla possibilità di scegliere tessuti di design e tecnologie avanzate.
Ovviamente, alcune soluzioni sono più costose di altre. Per esempio, quelle che coinvolgono il vetro richiedono un budget non indifferente.
Chiusura del terrazzo: come si fa?
Di seguito, presentiamo le varie fasi della chiusura del terrazzo, prendendo come riferimento la soluzione più ordinaria, ovvero la chiusura in muratura.
- Progettazione tecnica dettagliata: il primo passo è affidarsi a un tecnico qualificato per definire ogni aspetto della chiusura del terrazzo. Il progetto deve prevedere la scelta dei materiali, il layout delle pareti, la posizione di finestre e porte, oltre agli impianti necessari come illuminazione e riscaldamento.
- Preparazione del terrazzo: si sgombera l’area e si predispone il cantiere, garantendo la sicurezza della struttura e dello spazio circostante. Eventuali irregolarità del pavimento devono essere corrette per assicurare una base stabile e uniforme.
- Creazione della struttura portante: si procede al rinforzo della base del terrazzo, se necessario, con strutture in cemento o acciaio, per garantire il sostegno adeguato ai muri e ai carichi futuri. Questa fase è fondamentale per la stabilità e la durata della costruzione.
- Costruzione delle pareti in muratura: i muri vengono eretti utilizzando blocchi di cemento, laterizio o materiali similari. Durante questa fase si lasciano aperture per le finestre e le porte, seguendo fedelmente il progetto tecnico.
- Isolamento termico e acustico: per garantire comfort e risparmio energetico, si applicano materiali isolanti sulle pareti e, se necessario, anche sul pavimento e sul soffitto. Questa fase include l’installazione di pannelli coibentati o di sistemi a cappotto.
- Montaggio degli infissi: nelle aperture create si installano finestre e porte. Gli infissi devono essere scelti con attenzione, preferendo soluzioni a doppio o triplo vetro per migliorare l’efficienza energetica e il comfort.
- Rifiniture interne ed esterne: l’ultima fase prevede l’intonacatura delle pareti, la pittura, la posa dei pavimenti e l’installazione di eventuali impianti. Esternamente, si assicura un’integrazione estetica con il resto dell’edificio, utilizzando materiali e colori adeguati.
Chiudere il terrazzo: quali permessi servono?
Chiudere il terrazzo è un intervento pesante, dunque, non stupisce la necessità di ottenere dei permessi. Anzi uno, il più pesante in assoluto: il Permesso di Costruire. Esso è riservato agli interventi che aumentano la volumetria, come in questo caso, o modificano la destinazione d’uso.
Il Permesso di Costruire richiede una documentazione ingente, che si compone di relazioni tecniche e calcoli strutturali. In genere, costa qualche migliaio di euro. Soprattutto, è vincolato al parere dell’ente. Se questo non si pronuncia, non è possibile nemmeno iniziare i lavori. Fanno eccezione le soluzioni che possono essere “rimosse” alla bisogna, come le pergole bioclimatiche removibili e i tendaggi motorizzati.
Chiudere il terrazzo: come risparmiare?
Chiudere il terrazzo costa migliaia e migliaia di euro. Per fortuna, è possibile comprimere i costi. Come? Ovviamente, mediante il confronto tra i preventivi. Esso consente di farsi un’idea dei prezzi, distinguere le offerte allettanti da quelle esose, individuare un’offerta interessante in termini di rapporto qualità prezzo.
L’esito del confronto si gioca sulla qualità delle offerte ricevute, che devono essere dettagliate e omogenee. L’unico modo per trovarle, in modo facile ed efficace, è sfruttare i tool di richiesta preventivi online, come quello di Ristrutturazione 3X2 (gratuito e senza alcun obbligo).