Carta da parati: pro e contro

Carta da parati in carta vintage con motivi decorativi sul verde e arredamento anni 70.

 

In questa guida parliamo di carta da parati, un rivestimento murale dal carattere un po’ retro che riscuote successo ancora oggi. Presenteremo le tipologie, i pro e i contro, con qualche consiglio per risparmiare.

 

La carta da parati non necessità di presentazioni: è un rivestimento decorativo composto da uno o più strati prestampati, che si applica mediante una colla specifica. La questione, comunque, è più complessa di così. Prima di parlare dei pro e dei contro, è bene fare il punto sulle tipologie attualmente in uso.

 

Quali sono i vantaggi della carta da parati?

 

La carta da parati vanta alcune indubbie caratteristiche positive e che, in alcuni casi, la rendono una soluzione preferibile ai tanti rivestimenti oggi disponibili sul mercato. Ecco i principali.

 

  • Potenziale estetico: offre un’ampia scelta di colori, motivi e texture, permettendo di creare ambienti unici e raffinati, difficili da ottenere con la sola pittura. Le ultime tendenze, poi, come la carta parati da soffitto espandono tali potenzialità e ampliano le possibilità decorative della carta da parati.

 

  • Potenziale coprente: grazie alla sua struttura, può nascondere piccoli difetti della parete, come crepe, dislivelli o segni di usura, migliorando l’aspetto complessivo dell’ambiente e svolgendo una funzione pratica.

 

  • Convenienza: pur avendo un costo iniziale variabile, in alcuni casi può risultare più economica rispetto a cicli di pittura ripetuti, soprattutto se si sceglie una tipologia durevole e resistente.

 

Come potete vedere, i vantaggi riguardano tutti gli aspetti più sensibili: estetica, costi, funzionalità.

 

Ci sono svantaggi nella carta da parati?

 

Ovviamente, la carta da parati non è la soluzione perfetta. Infatti, lamenta alcuni difetti strutturali e oggettivi.

 

  • Difficile da applicare: la carta da parati richiede precisione nella posa per evitare bolle d’aria, disallineamenti o scollamenti. L’installazione può risultare complessa, specialmente su pareti irregolari o molto porose.

 

  • Difficile da togliere: la rimozione può essere faticosa e, se non eseguita correttamente, può danneggiare l’intonaco sottostante, rendendo necessaria una successiva riparazione della parete.

 

  • Non adatta a tutte le pareti: in ambienti umidi, come bagni e cucine, può deteriorarsi rapidamente se non si utilizza una versione specifica. Inoltre, su superfici non perfettamente lisce potrebbe non aderire correttamente.

 

Queste “debolezze” hanno sempre compromesso la diffusione della carta da parati, ne hanno spesso circoscritto l’uso.

 

Che tipi di materiali si usano per le carte da parati?

 

Si fa presto a dire carta da parati. A disposizione, vi sono numerose tipologie. Dunque, vale la pena fornire una panoramica di quelle più comuni.

 

  • Carta: economica e leggera, è composta da uno o più strati di carta stampata. Facile da applicare, ma meno resistente all’umidità e all’usura. Ideale per ambienti asciutti e poco soggetti a sporco, come camere da letto e soggiorni.

 

  • Vinilica: rivestita con uno strato di PVC, è impermeabile e molto resistente. Adatta ad ambienti umidi come bagni e cucine, è facilmente lavabile e durevole. Disponibile in numerose finiture, imita materiali come legno, pietra e tessuti.

 

  • Tessuto non tessuto (TNT): composto da fibre sintetiche e naturali, è traspirante, resistente e facile da applicare. Non si deforma con l’umidità ed è removibile senza danni alla parete. Perfetto per chi cerca una soluzione pratica e duratura.

 

  • Fibra di vetro: estremamente resistente, adatta a pareti soggette a umidità e usura. Offre proprietà ignifughe e rinforzanti, spesso usata per proteggere muri deteriorati. Disponibile in diverse texture, può essere pitturata per un effetto personalizzato e moderno.

 

Tra le carte da parati più efficaci, ma anche più costose, spicca la TNT, Tessuto Non Tessuto. Come abbiamo visto, si appoggia a un materiale dalle specifiche importanti, quasi avveniristico.

 

Quanti anni dura la carta da parati?

 

Una buona carta da parati può durare fino a dieci anni, che è un lasso di tempo incredibilmente lungo anche in confronto alle pitture non artistiche. Tutto ciò, a patto che venga manutenuta a dovere. Ecco come fare.

 

  • Pulire regolarmente: rimuovere la polvere con un panno morbido o un’aspirapolvere a bassa potenza aiuta a mantenere la superficie in buone condizioni. Per le versioni lavabili, bisogna usare un panno umido e un detergente delicato, evitando prodotti aggressivi.

 

  • Evitare l’umidità: in ambienti soggetti a condensa, come bagni e cucine, è bene preferire carte viniliche o in fibra di vetro. Un’idea può essere l’impiego di deumidificatori o ventilazione forzata per prevenire il distacco e la formazione di muffa.

 

  • Proteggere dagli urti: il consiglio è di fare tutto il possibile per evitare il contatto con mobili, sedie o altri oggetti che possono graffiare o strappare il rivestimento. L’applicazione di un battiscopa e paraspigoli nelle zone a rischio è una buona soluzione preventiva.

 

Dunque, è necessario un po’ di maestria e di pazienza per gestire degnamente una carta da parati, per allungare la sua vita naturale.

 

Quali sono le migliori alternative alla carta da parati?

 

Qualora le condizioni dell’esistente non fossero compatibile con la carta da parati, si renderebbe necessaria un’alternativa altrettanto efficiente e capace, perché no, di replicarne l’estetica. Ecco qualche idea.

 

  • Pannelli decorativi 3D: realizzati in materiali come gesso, PVC o fibra di bambù, offrono profondità e texture alle pareti. Resistenti e facili da installare, creano effetti scenografici moderni, coprono imperfezioni e possono essere verniciati per un ulteriore personalizzazione.

 

  • Pittura decorativa: tecniche come spatolato, velatura o effetto cemento permettono di ottenere finiture uniche e raffinate. Più resistente della carta da parati, è facilmente rinnovabile e si adatta a qualsiasi stile, garantendo un risultato estetico originale e duraturo.

 

  • Resine murali: soluzioni moderne e altamente personalizzabili, creano superfici continue senza fughe. Impermeabili e resistenti all’usura, sono ideali per ambienti umidi come bagni e cucine. Disponibili in vari colori ed effetti, offrono un’estetica sofisticata e contemporanea.

 

  • Legno o perline in MDF: pannellature in legno naturale o MDF donano calore ed eleganza agli ambienti. Possono essere verniciate o lasciate grezze per uno stile rustico o moderno. Offrono ottimo isolamento termico e coprono eventuali imperfezioni della parete.

 

  • Microcemento: materiale versatile e moderno, garantisce una superficie continua con un effetto materico unico. Resistente all’acqua e agli urti, è adatto a qualsiasi ambiente. Disponibile in diverse finiture e colori, offre un’alternativa elegante e minimale alla carta da parati.

 

Per inciso, buona parte di queste alternative sono impegnative, nel senso che possono costare molto. Conviene quindi valutare con attenzione la finalità d’uso e il budget disponibile.

 

Carta da parati: come risparmiare?

 

La carta da parati, come prodotto in sé, non costa così tanto. A costare è soprattutto la manodopera. Per fortuna, si tratta di un costo comprimibile. Basta individuare le imprese che, pur esprimendo una buona qualità, si rivelano convenienti.

 

Come fare? Il trucco sta nel fare riferimento ai tool di richiesta preventivi gratis online, come Ristrutturazione 3×2 che in pochi clic ti fa ottenere diverse offerte da comparare. Questo metodo garantisce un risultato che la ricerca diretta, mediante contatto personale con l’impresa o professionista, non riesce ad assicurare.

 

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