
L’abbattimento o, al contrario, la costruzione del tramezzo è una soluzione edile piuttosto comune in quanto consente di gestire e ottimizzare gli spazi. Tuttavia, non è una soluzione semplice come si crede. In primis, perché richiede impegno lato progettazione, secondariamente perché impone attenzione sul piano normativo.
La questione ruota attorno allo strumento del permesso, del titolo abilitativo. Ne parliamo qui. Dopo una breve panoramica sul ruolo del tramezzo nella riorganizzazione dei spazi di casa, indagheremo sulla necessità di ottenere un permesso prima di procedere con i lavori.
Perché abbattere un tramezzo
Abbattere un tramezzo consente di ridisegnare la distribuzione interna degli ambienti, migliorando la funzionalità e la percezione dello spazio.
È un intervento molto diffuso nelle ristrutturazioni di appartamenti datati, dove le stanze risultano troppo piccole o compartimentate.
Eliminando una parete divisoria si può ottenere un open space più luminoso e arioso, favorendo la continuità visiva tra cucina e soggiorno o tra zona giorno e ingresso.
Inoltre, l’abbattimento di un tramezzo può migliorare la circolazione dell’aria e la diffusione della luce naturale, contribuendo al comfort abitativo.
Tuttavia, è necessario valutare attentamente la presenza di impianti o elementi strutturali, per evitare danni o complicazioni tecniche durante i lavori.
Perché costruire un tramezzo
Va valutata l’altra faccia della medaglia, ovvero la costruzione (e non l’abbattimento).
Ebbene, la costruzione del tramezzo è utile per creare nuove divisioni interne e rispondere a esigenze abitative mutate.
Permette, ad esempio, di ricavare una stanza aggiuntiva, uno studio o un bagno in un ambiente ampio.
È una soluzione flessibile che consente di personalizzare la casa in base alle necessità familiari, migliorando privacy e comfort.
Il tramezzo può essere realizzato in laterizio, cartongesso o materiali alleggeriti, con caratteristiche diverse in termini di isolamento acustico e termico.
Inoltre, può fungere da supporto per armadi a muro o impianti elettrici integrati. La costruzione di un tramezzo, se pianificata correttamente, è un intervento rapido e poco invasivo, capace di valorizzare l’abitazione senza alterarne la struttura portante.
Tramezzo: servono permessi?
Sì, per abbattere o costruire un tramezzo serve un titolo abilitativo edilizio. Nella maggior parte dei casi è sufficiente una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), poiché si tratta di manutenzione straordinaria che non modifica i volumi dell’immobile.
Il costo complessivo, compresa la parcella del tecnico che redige e assevera la pratica, varia trai 500 e i 1000 euro.
Se invece l’intervento comporta modifiche strutturali o incide su elementi portanti, è necessaria una SCIA, più onerosa (fino a 2000 euro).
I documenti richiesti comprendono il progetto firmato da un tecnico abilitato, la relazione tecnica, i dati catastali e la dichiarazione di conformità degli impianti.
Come si “alza un tramezzo”
La costruzione del tramezzo dev’essere realizzata da ditte esperte. Nondimeno, il committente è chiamato a conoscere il processo, giusto per esercitare il diritto al monitoraggio del lavoro altrui. Dunque, ecco come si fa.
- Tracciatura e misurazione: la prima fase consiste nel definire con precisione la posizione del nuovo tramezzo. Il tecnico esegue rilievi accurati, stabilisce le linee guida sul pavimento e sulle pareti e verifica la perfetta ortogonalità e linearità mediante strumenti laser o fili a piombo.
- Realizzazione della struttura: una volta tracciate le linee di riferimento, si procede con la costruzione della base. Nel caso del laterizio, i primi corsi di mattoni vengono posati con malta cementizia su un letto isolante che eviti ponti termici o acustici. Se invece si usa il cartongesso, si fissano guide e montanti metallici con tasselli e viti di ancoraggio.
- Installazione impianti e isolamento: prima di chiudere completamente la struttura, si procede con il passaggio dei cavi elettrici, dei tubi dell’impianto idrico o delle condotte per eventuali sistemi di ventilazione. Si inseriscono poi pannelli isolanti, in lana minerale o in fibra di legno, che migliorano le prestazioni acustiche e termiche del tramezzo.
- Chiusura e finitura: terminata la fase impiantistica, si procede con la chiusura definitiva del tramezzo. Nei sistemi in cartongesso vengono fissate le lastre con viti autoperforanti, mentre nelle pareti in laterizio si completano i corsi superiori di mattoni. Successivamente si applicano rete e rasante per uniformare le giunzioni, si posa l’intonaco e, dopo la stagionatura, si procede con la tinteggiatura.
In conclusione, la costruzione di un tramezzo richiede precisione, conoscenza dei materiali e rispetto delle fasi tecniche. Un lavoro ben eseguito garantisce stabilità, isolamento e durata nel tempo, migliorando la funzionalità e l’estetica complessiva degli spazi abitativi.
Come risparmiare
Costruire o abbattere un tramezzo può risultare costoso, perciò è legittimo voler risparmiare, purché si mantenga elevato il livello qualitativo dei lavori.
Il modo migliore per farlo è raccogliere e confrontare più preventivi, così da individuare la soluzione più vantaggiosa in termini di prezzo e competenza.
Questo metodo è particolarmente efficace per interventi come l’installazione di tramezzi, dove incidono materiali, manodopera e finiture.
I preventivi devono essere dettagliati, con la suddivisione dei costi per materiali, opere murarie, finiture e tempi di consegna.
I più affidabili si trovano nei tool di richiesta preventivi, che mettono in contatto diretto privati e imprese qualificate del settore. Il migliore è quello di Ristrutturazione 3×2, perché consente di ricevere più offerte gratuite da ditte certificate, confrontarle in modo trasparente e scegliere quella più conveniente.
In questo modo si ottiene un lavoro ben eseguito, sicuro e conforme alle norme, risparmiando tempo e denaro.
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